Regolamentazione e normative

Ancora incertezze. Negozi di cannabis a rischio. Si attende il 31 Maggio.

Nonostante le affermazioni pubblicate dall’OMS che dichiara la cannabis con CBD innocua per la salute, e la cannabis in generale un’utile pianta da reinserire nella farmacopea, togliendola dalla lista delle sostanze stupefacenti; nonostante la prova tangibile dei benefici che la legalizzazione ha portato o sta portando a molti Stati (aumento del reddito e dei posti di lavoro, riduzione del narcotraffico, mafie e mercato nero, etc. ); nonostante sia risaputo che le esperienze di proibizionismo presenti e passate non hanno portato alcun risultato positivo (anzi…); in Italia dopo più di 2 anni dall’inizio della vendita di cannabis light, ancora gli imprenditori, gli agricoltori e i piccoli negozianti che hanno investito sul mercato delle infiorescenze di canapa sono a rischio di perdere tutto.

Nei mesi passati vi sono stati diversi fatti rilevanti dovuti al vuoto normativo che interessa il settore della canapa e della cannabis light. In particolare durante il processo di un titolare di un negozio di cannabis legale a cui era stata sequestrata tutta la merce, si sono scontrate le sentenze di due diverse sezioni della Corte di Cassazione che si sono espresse in modo opposto: per la Sesta il commercio della cosiddetta cannabis light è lecito, per la Quarta (intervenuta successivamente) non lo è.

Così il 31 maggio saranno le Sezioni unite penali della Suprema Corte di Cassazione a decidere sulla liceità o meno del mercato dell’infiorescenza di canapa. Se il risultato sarà favorevole a questo mercato, verranno dettati i limiti e le regole di questo nuovo settore economico.

Difficile dire come andrà a finire dato lo scetticismo e l’ignoranza che è presente ancora nel nostro Paese, dove tra i nostri politici e organismi istituzionali ci sono ancora persone che ritengono la canapa una pericolosa droga alla pari delle altre droghe pesanti.