cannabis light, Regolamentazione e normative

Caratteristiche HHC: esplorazione scientifica e nuovi eventi

L’attuale fervore sviluppatosi attorno ai prodotti contenenti HHC ci spinge ad immergerci nell’analisi delle sue caratteristiche chimiche e legali. Questo misterioso composto sembra emulare gli effetti psicoattivi del THC, ma la domanda sorge spontanea: come è possibile?

NEL MERITO DELL’HHC

L’HHC, acronimo di Hexahydrocannabinol, è una sostanza chimica derivata dalla canapa. Per struttura chimica ed effetti psicoattivi risulta particolarmente simile al THC. Nel dettaglio, l’affinità dell’HHC, sostenuta dai produttori, con i recettori CB1 e CB2 del sistema endocannabinoide umano, induce il composto a produrre i medesimi effetti del THC: dall’alterazione dell’umore alla fame chimica, dall’euforia al senso di ebbrezza e confusione.

Tuttavia tale stretta correlazione è dovuta a sperimentazioni del tutto artificiali: l’HHC è una molecola sintetica.

Nel dettaglio il processo che ne permette la creazione è l’idrogenazione ovvero l’aggiunta di molecole di idrogeno al delta-9 THC. L’idrogeno agisce modificando la struttura molecolare del THC: spezza il doppio legame di carbonio e crea un olio denso l’HCO (olio di cannabis idrogenato). I produttori sono soliti servirsi di catalizzatori, come Platino, Nickel, Palladio, Iridio, per accelerare e favorire il processo di idrogenazione. Dal termine del processo risulta una sostanza ricca di HHC, la quale può essere sottoposta ad ulteriori tecniche di raffinazione in laboratorio.

L’HHC E TUTTI I “NONOSTANTE” SUI QUALI DOVREMMO PORRE ATTENZIONE

Nonostante nell’ambito della ricerca scientifica, l’HHC sia stato oggetto di diversi studi per comprendere i suoi effetti sul corpo umano, molte di queste ricerche sono ancora in corso ed è assente un quadro completo circa gli effetti di lungo termine della sostanza sull’organismo umano. Perciò l’introduzione sul mercato a ritmo sostenuto dell’HHC diviene, se parametrata alle enigmatiche conclusioni tratte in laboratorio, pericolosamente allarmante.

L’HHC è semi-legale in Italia, non è incluso nella lista delle sostanze stupefacenti, anche se probabilmente lo sarà a breve. In Francia ad esempio era in libera vendita, ma è stato bandito di recente. Da Martedì 13 giugno 23 infatti la sua produzione, vendita e consumo sono vietati dalla legge. Risulta pertanto fondamentale rispettare tali norme vigenti al fine di evitare conseguenze legalmente spiacevoli.

Sebbene l’importanza dell’esplorare nuove scoperte scientifiche rappresenti per noi di Cannabis light Italia, un fondamento imprescindibile, allo stesso tempo prediligiamo una politica “green” ossia naturale ed ecosostenibile.

Le nostre priorità si rispecchiano nei benefici che la stessa natura può offrire e qualora le alterazioni chimiche risultino non solo marginali, ma persino potenzialmente deleterie per la salute, decade, ancora a nostro parere, il senso della sperimentazione stessa.

La nostra posizione è netta: non possiamo acconsentire produzione e utilizzo di un cannabinoide sintetico come l’HHC.
Possiamo e vogliamo invece incentivare la sicurezza dei presupposti e degli effetti offerti dai prodotti contenenti CBD, CBG o CBN.

La natura in fondo, resterà sempre la più affidabile custode dell’armonia.

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