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HHC: il nuovo misterioso cannabinoide

Negli ultimi mesi stiamo assistendo a un boom di interesse e di vendita dell’HHC, un nuovo misterioso cannabinoide che dorrebbe imitare gli effetti psicoattivi del THC.

Cos’è l’HHC?

L’HHC, o esaidrocannabinolo, è un cannabinoide presente in piccolissime concentrazioni nei semi e nel polline della canapa. Sembrerebbe una sostanza totalmente naturale e priva di effetti collaterali o di manipolazioni artificiali.

HHC in vendita sul mercato è naturale?

Seppur esistente in natura con percentuali bassissime nella cannabis, l’HHC che si trova in commercio non è naturale, ma sintetico, ovvero viene ricreato in laboratorio attraverso un processo chimico. Nulla ha a che vedere con i cannabinoidi naturalmente prodotti dalla pianta di cannabis, come appunto THC, CBD o CBN o CBG, per menzionarne alcuni.

L’HHC: come viene creato?

La produzione di HHC in laboratorio viene eseguita con processo chiamato idrogenazione, con il quale vengono aggiunte molecole di idrogeno al delta-9 THC. L’idrogeno modifica la struttura molecolare del THC spezzando il doppio legame di carbonio e creando così un olio denso chiamato HCO, olio di cannabis idrogenato. Solitamente i produttori si servono dell’utilizzo di catalizzatori, come Platino, Nickel, Palladio, Iridio, per accelerare e favorire il processo di idrogenazione. A fine lavorazione il prodotto è una sostanza ricca di HHC e può essere ulteriormente sottoposto ad altri passaggi di raffinazione in laboratorio.

HHC e THC a confronto

HHC e THC si somigliano nella loro struttura chimica e hanno simili effetti psicoattivi che proprio questi suscitano particolare interesse. I produttori affermano che l’HHC possieda una certa affinità con entrambi recettori CB1 e CB2 del sistema endocannabinoide umano e che legandosi ad essi il composto induca a produrre gli stessi effetti del THC come:

  • Alterazioni dell’umore;
  • Alterazioni percettive;
  • Euforia e sballo;
  • Fame chimica;
  • Spossatezza;
  • Senso di ebbrezza e confusione.

Quindi esistono diverse similitudini tra le due molecole, anche se gli effetti pare si manifestino in maniera più blanda con l’HHC.

HHC ha controindicazioni?

Negli ultimi anni, la tendenza dei cannabinoidi sintetici è aumentata notevolmente, essendo questi introdotti sul mercato a un ritmo allarmante, con poche ricerche sugli effetti e sulla loro sicurezza. L’HHC ha attratto l’interesse dei consumatori solo di recente, quindi non è tuttora supportato da una regolamentazione che ne tuteli il consumo, né da studi che ne accertino i reali effetti e le possibili controindicazioni prodotti dalla sua assunzione a lungo termine.

L’HHC è legale in Italia?

L’HHC è una sostanza con uno status legale non regolamentato essendo scoperta solo recentemente. Non è soggetta ad un’opportuna legislazione, quindi è al momento considerato semi-legale, ricade nella cosiddetta “zona grigia”. Una domanda, tuttavia sorge spontanea: l’assunzione di HHC viene rilevato da un test antidroga? Purtroppo non vi è nulla di certo circa la rilevazione delle molecole di HHC in un test antidroga effettuato dalle forze dell’ordine, ma le somiglianze strutturali con il THC lo rende sconsigliabile e non è da escludere che possa venire scambiata per una sostanza illegale.

Poniamo un altro quesito…quanto ancora rimarrà sul mercato prima di essere classificato come stupefacente?

Le nostre considerazioni e suggerimenti

Noi di Cannabis light Italia, come già sapete, siamo per il “NATURALE più possibile”! La nostra politica spinge alla scelta di prodotti quanto più possibile “green”, naturali, ecosostenibili. Ad esempio preferiamo non acquistare fiori con THC e CBD abbassati (spesso con lavaggi chimici) per rientrare negli standard del mercato europeo che ha un tenore di THC più basso rispetto a quello consentito in Italia. Selezioniamo per i nostri brand coltivazioni con concimazioni bio-organica, ed ecosostenibili, ovvero dove non vi sono troppi sprechi energetici per la produzione, preferendo prodotti GreenHouse o GlassHouse dove in quest’ultimi l’utilizzo di lampade è ridotto al minimo necessario.

Questo fa già capire la nostra posizione riguardo all’HHC in vendita. Non essendo un prodotto naturale e con scarsa documentazione scientifica riguardo a danni sull’assunzione a lungo termine, preferiamo non venderlo prodotti a base di HHC o cannabis sintetica.

Sosteniamo il concetto utopistico di una cannabis naturale e regolamentata che possa apportare benefici per la salute umana. Ci schieriamo quindi contro un cannabinoide sintetico come l’HHC e scoraggiamo l’utilizzo invitando ad optare per prodotti con CBD, CBG o CBN privi di efficacia drogante e più sicuri per la salute.

 

 

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